scenario OB
come tutto è nato e precipitato
come tutto è morto e si è svegliato
una storia immersa nei suoni
un suono emerso dal silenzio
Cronosofia di LTM è uno spartito musicale concepito per leggere il mondo nascosto dietro le creazioni del progetto LTM. Lo spartito si componeva di tre manoscritti, ormai perduti, tre blog di scrittura creativa nei quali una specie di mitologia personale si sarebbe generata tramite un linguaggio particolare, definito corsivo ricorsivo, una forma espressiva che avrebbe dapprima evertito i sensi di spazio, tempo e causa, per poi far emergere una dimora tempoide (oggi crystal castle) nella quale arroccarsi. Ne risultò un'estetica, o meglio una pseudo-filosofia (dacché le leggi della bi-logica sembravano prevalere sulla logica normale). Da quella filosofia emerse una costellazione daimonica (armonica ma frattale, simmetrica e imprevedibilmente sincronicistica) che ha avuto il merito di accendere qualche torcia nelle tenebre e illuminare la persona che si era smarrita in dignità e vocazione. Nel fondo allora si riconobbe la condizione disperata e malevola di L1: con questa figura inizia un percorso lungo mille sentieri, in un labirinto comunque orientato, a tratti inquietante; forse anche rassicurante: per i frutti della creazione che ha generato, per la riattivazione del senso e per tante altre cose. Tutto bello, finché dura... La persona recentemente ricostituita, non senza storture nel puzzle dell'esserci (che resta sempre ipocrita, interessato e parziale), oggi si interroga, dopo aver realizzato e fatto precipitare nell'internet una selezione (tre cicli e quattro gocce) dei brani presunti migliori. Nonostante i frutti assaporati, si continua a interrogare sulle motivazioni etiche e morali di queste (presunte) idee musicali, ma soprattuto della tanto cara costellazione daimonica (personae) che l'ha sostenuta.
Questo nuovo spazio ha diversi obiettivi, tutti da raccordare in un nuovo 'protocollo', un campo di possibilità orientato, sempre sincronicistico, ma fondato, concreto, risolutivo. A differenza del primo, ormai esaurito, nel quale si era cercato di trovare luci e geometrie, àncore e punti d'approdo, nell'oceano dell'errore senza nome, il nuovo collasso creativo (ché questo è, quando torna il vuoto, quando ci si ferma nuovamente, per accogliere il silenzio che si rivela) porterà una nuova luce su ciò che è stato e ciò che sarà. Non sarà una linea o un complesso di linee da tracciare a partire da un punto fondo, cavo e insensato, tutt'altro! Sarà un mondo nuovo, questa volta abitabile al senso.
Per quanto tempo ancora potrò viaggiare?
La mia anima musicale risuona con te; mi chiedo se sia vero...
Il terzo infinito fa parlare il mio silenzio: questo è reale.
Ascolto in profondità e una voce mi suggerisce la differenza:
l'universo è interattivo, il reale no!
Cammina con me per un tratto di strada
Il deserto dell'anima...
quando un tempo si chiude
e ricorre il collasso creativo
torniamo a esplorare
quei luoghi sconosciuti
decisi a scoprire nuovi suoni
e parole nuove, nel timore
del silenzio che è, nel sentire
che le forme altro non sono
che distorsioni, increspature
sulla superficie di un lago profondo
e che qualsiasi cosa - nel suo nulla -
altro non è che un'ombra
gettata sul nostro viso opaco...
In verità non è proprio così:
OB è disciplina, obbedienza
(nonostante tutto, sebbene apparente
il mondo è sensato allo sguardo lucido)
ma è anche ob-audire:
il coraggio di abbandonarsi
all'ascolto dell'inaudito.